In caso di decesso di un esemplare di animale domestico di proprietà per presunto avvelenamento, o in caso di ritrovamento di esche o bocconi sospetti, il medico veterinario deve:

• sulla base della sintomatologia conclamata, emettere la diagnosi di sospetto avvelenamento a causa di esche o bocconi avvelenati
• darne immediata comunicazione al Dipartimento di prevenzione veterinario dell’Agenzia di Tutela della Salute, distretto veterinario B di Trescore Balneario e al Sindaco del Comune in cui si è verificato il presunto avvelenamento
• inviare, per il tramite delle ATS competenti, all’istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio (Istituto Zooprofilattico della Lombarida e dell’Emilia Romagna) eventuali campioni biologici riconducibili all’animale, quali feci o rigurgito, esche e bocconi sospetti eventualmente rinvenuti e, in caso di decesso dell’animale, anche la carcassa dello stesso al fine dell’identificazione del veleno o della sostanza che ha provocato l’avvelenamento, accompagnati da un referto anamnestico utile ad indirizzare la ricerca analitica.

L’esito degli esami svolti dall’istituto Zooprofilattico Sperimentale viene comunicato al medico veterinario che ha segnalato l’evento, al servizio veterinario dell’ATS, al Sindaco e, nel caso di accertato avvelenamento, all’Autorità Giudiziaria.

Il Sindaco, non appena riceve la segnalazione di presunto avvelenamento, dà immediata comunicazione di apertura di un’indagine della Polizia Locale in collaborazione con le altre autorità competenti.

Entro 48 ore dall’accertamento della deposizione di bocconi ed esche avvelenate (se rinvenute) provvede a individuare le modalità di bonifica del luogo interessato dall’avvelenamento nonché a segnalare con apposita cartellonistica e a intensificare i controlli da parte delle autorità preposte.